Rosario Fiorillo, membro di spicco del clan dei Piscopisani, ha visto confermata in appello la condanna per associazione mafiosa, con una leggera riduzione della pena a 19 anni e 1 mese rispetto ai 19 anni e 4 mesi del primo grado. Fiorillo, già condannato a 30 anni per un omicidio nel 2011, è ritenuto promotore del clan, responsabile di estorsioni, usura e atti di violenza. Le accuse si basano principalmente sulle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Bartolomeo Arena e Raffaele Moscato. Nonostante la difesa avesse sostenuto che le testimonianze di Moscato fossero motivate da un debito non pagato, i giudici hanno rigettato questa tesi, giudicando Moscato attendibile. Fiorillo è stato assolto da due capi d’accusa relativi a episodi di spaccio di droga, il che ha comportato una riduzione di tre mesi della pena complessiva.
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