Cronaca

‘Ndrangheta nel Vibonese, imprenditore assolto (NOME)

Ribaltata in Appello la sentenza. Era accusato di smaltimento illecito di rifiuti e di aver favorito un potente clan

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Un noto imprenditore di Vibo Valentia è stato assolto in Appello dalle accuse di smaltimento illecito di rifiuti legati al cantiere del Galia Resort di Pizzo, nell’ambito del processo “Imponimento”.

In primo grado, Vincenzo Renda era stato condannato per il presunto smaltimento irregolare dei rifiuti, aggravato dall’agevolazione del clan Anello, una delle consorterie più potenti della Calabria. Tuttavia, grazie alla difesa degli avvocati Diego Brancia e Francesco Gambardella, la Corte d’Appello ha ribaltato la sentenza.

L’assoluzione è stata pronunciata con la formula “per non aver commesso il fatto”, confermando l’innocenza dell’imprenditore riguardo ai reati contestati. Questo rappresenta una vittoria significativa per Renda, che era già stato assolto con sentenza irrevocabile nel processo “Rinascita-Scott”, una delle più grandi operazioni contro la ‘ndrangheta. In quel caso, la Procura ha deciso di non ricorrere in Cassazione, rendendo definitiva l’assoluzione.

Le sentenze emesse confermano la totale estraneità di Vincenzo Renda rispetto alle accuse di illeciti e di collegamenti con organizzazioni criminali, chiudendo definitivamente il capitolo giudiziario legato alla sua attività imprenditoriale.

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