Cronaca

Busta con tre proiettili a medico vibonese, condanna unanime e solidarietà

Il consigliere regionale Mammoliti, la Cgil Area Vasta e la Fp Cgil Area Vasta e il segretario provinciale IdM stigmatizzano l'accaduto

Generico settembre 2024
“Quanto accaduto, con l’invio di alcuni proiettili in una busta indirizzata al dott. Raffaele Bava,
direttore sanitario del Distretto di Vibo Valentia, è inquietante. Segnali così clamorosi appartengono a logiche antidemocratiche, minacciose che turbano la vita dell’intera Comunità e lo stesso svolgimento ordinario del proprio operato, nell’azione amministrativa dell’ASP di Vibo Valentia, già sciolta per infiltrazioni mafiose e in attesa della decisione finale della commissione d’accesso”.
E’ quanto afferma il consigliere regionale del Pd Raffaele Mammoliti. “Nell’esprimere vicinanza e solidarietà al dottore Bava auspico che le autorità preposte possano, al più presto, ristabilire un clima di maggiore serenità all’interno dell’Asp al fine di favorire sempre più una maggiore trasparenza nell’attività amministrativa, gestionale che non può e non deve cedere mai a ricatti, minace ed intimidazioni. In questo territorio, nonostante le encomiabili azioni della Magistratura e delle Forze dell’Ordine resta fondamentale il perseguimento del presidio del territorio da parte dello Stato per garantire l’incolumità dei cittadini e per l’affermazione della legalità quale scelta indispensabile per la tenuta
democratica, la crescita civile e lo sviluppo produttivo. In tale direzione, spero che la visita di ieri del Ministro dell’Interno Piantedosi, a Catanzaro, possa rappresentare, attraverso provvedimenti concreti, un effettivo segnale di vicinanza e attenzione verso questo territorio e la Calabria”, conclude Mammoliti.
Anche la Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo e la Fp Cgil Area Vasta esprimono solidarietà e vicinanza al dottor Raffaele Bava. “La notizia del recapito di una busta contenente tre proiettili suscita un moto di sdegno perché rappresenta un gesto inaccettabile che colpisce un professionista che ogni giorno svolge il proprio lavoro con dedizione e serietà, al servizio della comunità”, si legge nella nota dell’Area vasta e della Fp Cgil.

“Un’intimidazione come quella subita dal dottor Bava – dichiarano i rappresentanti della Cgil –merita una ferma condanna. È un attacco non solo alla persona, ma a tutto il sistema sanitario calabrese, già segnato da gravi difficoltà. Episodi come questo cercano di minare la serenità di chi, con impegno quotidiano, lavora per garantire la tutela della salute dei cittadini e getta un’ombra preoccupante sulla già complessa situazione in cui operano i dirigenti sanitari in Calabria. La sanità pubblica – prosegue la nota della Cgil – deve essere difesa con forza da ogni tentativo di condizionamento o violenza, e chi si trova in prima linea come il dottor Bava merita di essere supportato con tutta la vicinanza istituzionale e sociale possibile”.

La Cgil Area Vasta e la Fp Cgil Area Vasta, nel ribadire il proprio sostegno a Raffaele Bava, auspicano che le forze dell’ordine facciano luce al più presto su questo inquietante episodio e assicurino alla giustizia i responsabili dell’atto intimidatorio. “La nostra solidarietà va non solo al direttore Bava, ma anche a tutti i lavoratori della sanità, che ogni giorno affrontano situazioni di grande complessità e difficoltà, spesso in contesti ostili e pericolosi. Non possiamo permettere – concludono Cgil Area Vasta e Fp Cgil Area Vasta – che la violenza prevalga. Bisogna continuare a lavorare con serietà e rigore, sapendo di avere al proprio fianco le organizzazioni sindacali e tutta la cittadinanza onesta per garantire non solo un sistema sanitario equo e di qualità, ma anche un contesto sociale in cui creare sviluppo e crescita economica non già paura e insicurezza”.

Solidarietà anche da Francesco Arena, segretario provinciale IdM. “Con grande sdegno e profonda preoccupazione, ho appreso della lettera intimidatoria che hai ricevuto. Esprimo la più ferma condanna per questo vile gesto, che rappresenta un attacco non solo alla persona coinvolta, ma anche ai valori fondamentali di rispetto, dialogo e democrazia su cui si basa la nostra comunità”.

“Le minacce e le intimidazioni – prosegue il segretario provinciale IdM – non devono trovare spazio nella nostra società con la convinzione che la forza del diritto, della libertà di espressione e della giustizia siano i pilastri su cui costruire il futuro, e nessun atto di violenza, verbale o fisica, potrà mai oscurare questi principi.
A chi ha cercato di incutere paura e di destabilizzare con questo gesto inaccettabile, con questa azione ignobile, occorre rispondere con unità e determinazione e con il sostegno a chi, con coraggio e professionalità, continua a lavorare per il bene della collettività.
E’ auspicabile che le autorità competenti facciano rapidamente chiarezza su quanto accaduto e che i responsabili di questo atto vergognoso vengano individuati e puniti con la severità che meritano”.
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