Cronaca

‘Ndrangheta: blitz contro gli esponenti della cosca vibonese (NOMI)

Le indagini hanno rivelato che l’organizzazione ha fornito protezione a imprenditori in cambio di denaro

FINANZA

Torino, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, con il supporto del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata e sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia, hanno arrestato sei persone sospettate di associazione mafiosa, ricettazione, estorsione aggravata e detenzione illegale di armi.

Le indagini, condotte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Torino, sono state avviate in seguito a operazioni precedenti, come “Carminius” e “Fenice”, che avevano disarticolato un gruppo ‘ndranghetista di matrice vibonese. È emerso il ruolo significativo di un membro della segreteria di un sindacato del settore edilizio.

Francesco D’Onofrio, colpito dal provvedimento di fermo, è un soggetto centrale nel sodalizio e già implicato nel processo “Minotauro”, dove risulta dirigente della rete ‘ndranghetista in Piemonte. D’Onofrio ha facilitato incontri tra affiliati e gestito rapporti con la criminalità comune.

Le indagini hanno rivelato che l’organizzazione ha fornito protezione a imprenditori di Carmagnola, in cambio di denaro. Un sodale, attivo dal 2003, ha organizzato incontri e concordato false testimonianze per screditare un collaboratore di giustizia. In un episodio, ha minacciato una vittima per ottenere beni preziosi. Un altro soggetto, attualmente in carcere, ha sostenuto logisticamente il latitante Pasquale Bonavota, ritenuto un esponente di spicco della cosca vibonese.

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