Un’ondata di malcontento sta investendo il settore della Giustizia, in particolare tra i cancellieri esperti, professionisti con anni di esperienza alle spalle, che rischiano di essere “declassati” a mansioni inferiori, come quella di autista, a causa di un nuovo contratto di lavoro che accorpa diverse funzioni in aree non omogenee. Questo cambiamento rappresenta un colpo duro per i cancellieri, che fino a poco tempo fa potevano ambire a una carriera allineata a quella dei funzionari.
Qualche anno fa, il Ministero della Giustizia aveva aperto un concorso riservato a laureati con almeno 15 anni di esperienza nel campo legale, offrendo opportunità di crescita e riconoscimento professionale. Tuttavia, con le nuove disposizioni, la figura del cancelliere esperto rischia di essere equiparata a quella di autisti e ausiliari, creando sconcerto e rabbia tra gli operatori del settore.
Oggi, 25 settembre, si è tenuto un incontro di conciliazione presso il Ministero della Giustizia, ma lo stato di agitazione rimane. La categoria dei cancellieri esperti si oppone fermamente a quello che definisce “un demansionamento iniquo”, simile a quanto già accaduto ai direttori di giustizia, che hanno scioperato lo scorso 20 settembre.
Le proteste dei cancellieri e dei direttori evidenziano un malessere crescente nei confronti delle riforme nel mondo della Giustizia, che rischiano di penalizzare figure chiave e compromettere la qualità del lavoro svolto nei tribunali.
