Sindacati, si riunisce a Rombiolo il direttivo confederale della Cgil

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Scelta non casuale quella della sede: “Rombiolo è un luogo simbolico di una realtà tra le più colpite dalla crisi occupazionale”

Il direttivo confederale della Cgil, previsto per venerdì 12 maggio dalle ore 10 alle 13 e che avrebbe dovuto riunirsi in seduta ordinaria nella sede della Cgil di Vibo Valentia, è stato spostato nella sala del Consiglio comunale di Rombiolo, alla presenza anche del segretario regionale della Cgil Calabria Angelo Sposato.

“La scelta di questa particolare sede per svolgere la massima assise della Cgil di Vibo Valentia – si spiega in una nota – non è un fatto casuale: Rombiolo è un luogo simbolico di una realtà tra le più colpite dalla crisi occupazionale, dove si sono persi centinaia di posti di lavoro, ma anche teatro, in particolare negli ultimi tempi, di episodi pervasivi di criminalità nei confronti di aziende e di lavoratori del posto. Cosa, questa, che rischia di mettere ancora più in ginocchio un già fortemente provato tessuto produttivo ed economico del luogo e di tutto il territorio vibonese. Ne sono ancora struggenti le storie, come quella della Gam & Oil o la Restuccia Costruzioni, che per diverse ragioni sono state abbandonate al loro infausto destino, annientando uno dei più avanzati tessuti industriali e professionali del Vibonese nel settore della metalmeccanica e delle grandi costruzioni”.

La sfida. “Oggi, però – continua la nota – siamo anche chiamati ad una più fattiva e fisica dimostrazione della dichiarata lotta ad ogni fenomeno che lede i principi di legalità e democrazia, e che mina fortemente la crescita del lavoro e dello sviluppo più generale. I reiterati atti di intimidazione ai danni della Cooper Poro sono la plastica dimostrazione di quanto rimane difficile e compromesso il generoso sforzo di fare impresa e di accrescere la partecipazione del lavoro. Riunirci a Rombiolo, dunque, crediamo sia un segnale importante e tangibile di solidarietà e vicinanza nei confronti dei lavoratori e della comunità tutta. La nostra è una presa di posizione netta contro ogni forma di criminalità, ed insieme la speranza che istituzioni e politica possano essere strumento di prevenzione, prima ancora che repressivo, per ridare a questa realtà e complessivamente a tutto il vibonese, la centralità del valore lavoro e del riscatto di un territorio che ha tutte le potenzialità di rimettersi in corsa con grande dignità”.