Economia & Società

Calabria ancora maglia nera: regione ultima nei livelli di assistenza

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La sanità “regala” alla nostra regione un altro primato negativo: ultimo posto in una speciale classifica redatta annualmente dal ministero della Salute e relativa al cosiddetto “Tavolo degli adempimenti”

di MIMMO FAMULARO

Lea è l’acronimo di livelli essenziali di assistenza. In pratica sono le prestazioni e i servizi che si devono garantire a tutti i cittadini, con le risorse pubbliche, gratuitamente o dietro pagamento del ticket. In Italia è la Toscana la regione a fornire quelle più alte. Prima per distacco davanti a Emilia Romagna e Piemonte. In fondo alla classifica c’è invece la Calabria, ultima alle spalle del Molise e della Campania. L’ennesima maglia nera per la nostra regione arriva da una speciale classifica, relativa al cosiddetto “Tavolo degli adempimenti” annualmente redatta dal ministero della Salute e anticipata nelle ultime ore da alcuni quotidiani nazionali.

I parametri. L’anno di riferimento è il 2014 e i parametri presi in esami riguardano prevalentemente l’assistenza ed una serie di indicatori di funzionamento del sistema sanitario: durata dei ricoveri, lotta alle malattie infettive, copertura delle vaccinazioni, qualità dell’assistenza domiciliare. Ad ogni settore viene assegnato un punteggio e la somma complessiva produce la classifica finale. Un metodo contestato di diverse regioni.

Il confronto. Inevitabile il raffronto con la vecchia classifica, quella del 2013. Nel Sud Italia fa passi da gigante la Basilicata che balza dal dodicesimo all’ottavo posto, risale forte anche la Puglia che risale dalla penultima posizione a ridosso della top-ten dove si conferma la Sicilia. Migliora la Campania, ultima nel 2013. Sprofonda la Calabria che un anno fa occupava il tredicesimo posto e ora si trova a chiudere la classifica e a ricoprire il ruolo di Cenerentola. Cresce il punteggio complessivo, peggiora la performance perché le altre regioni – secondo questa classifica – sono riuscite a fare meglio. La Calabria, insomma, non ottiene la promozione e viene nuovamente rimandata dal ministero. Diverse le criticità emerse che riguardano soprattutto le vaccinazioni, la prevenzione veterinaria e la rete dell’assistenza domiciliare.

La classifica
1° – Toscana 217 (nel 2013  214, 1°)
2° – Emilia Romagna 204 (204, 2°)
3° – Piemonte 194 (201, 3°)
3° – Liguria 194 (187, 6°)
5° – Lombardia 193 (187, 6°)
6° – Marche 192 (187, 4°)
7° – Veneto 189 (190, 5°)
8° – Basilicata 177 (179, 12°)
9° – Sicilia 170 (165, 9°)
10° – Umbria 165 (179, 8°)
11° – Abruzzo 163 (152, 10°)
12° – Puglia 161 (134, 15°)
13° – Lazio 154 (152, 11°)
14° – Molise 148 (140, 13°)
15° – Campania 139 (127, 16°)
16° – Calabria 131 (135, 14°)