Politica

Pd, tesseramento pilotato: partono le denunce

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Il referente di zona di Capistrano aveva infierito pesantemente sul consigliere regionale e segretario provinciale del partito reo, a suo dire, di aver impedito con ripetuti rinvii l’apertura del circolo locale.

dalla REDAZIONE

Il Pd sembra una polveriera nel Vibonese. Il botta e risposta tra correnti nei giorni passati, in vista del congresso provinciale che dovrebbe celebrarsi in primavera, salvo commissariamenti ha inevitabilmente destabilizzato il partito. Da San Nicola da Crissa a Sant’Onofrio, passando per Capistrano, la dirigenza provinciale è stata ripetutamente messa in discussione. Ma ora dalle parole si passa ai fatti. Anzi alle querele. Il segretario provinciale  dimissionario ( perché incompatibile con la carica di consigliere regionale) Michelangelo Mirabello, stanco di subire attacchi che lui ritiene <<infondati>> ha deciso di querelare Ernesto De Piano, il referente di zona di Capistrano che certo non le aveva mandate a dire, infierendo pesantemente sulla nomenclatura locale della compagine. <Molto prima della fase congressuale – aveva detto De Piano – in tempi non sospetti, mi ero rivolto al segretario. Ma le mie richieste sono state puntualmente rimandate alle calende greche, accompagnate da risposte vaghe ed elusive>. Confermando che le tessere sarebbero state distribuite << solo in base alle esigenze degli attuali vertici locali del partito. Nei circoli in cui non ci sono loro referenti diretti – aveva aggiunto ulteriormente – il numero di tessere concesso è nullo o, comunque, molto basso>>. Un modo per confermare quanto asserito nei giorni scorsi da Giuseppe Disì, componente della commissione di garanzia e soprattutto, il contenuto di una lettera riservata spedito dal segretario di sezione di Sant’Onfrio Giuseppe Ruffa, in merito a presunte distribuzioni di pacchetti di tessere ai segretari di circolo amici nei centri del territorio.

 

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