Cronaca

Vibo: rapine, Giuseppe Lo Bianco a giudizio con rito alternativo

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Il nipote del defunto boss di Vibo Valentia sarà giudicato “allo stato degli atti” dal gup ed in caso di condanna usufruirà dello sconto di pena pari ad un terzo 

E’ stato ammesso al processo con rito abbreviato condizionato, che comporta in caso di condanna uno sconto di pena pari ad un terzo, Giuseppe Lo Bianco, 43 anni, detto “Peppe da Cina”, di Vibo Valentia, arrestato nel dicembre dello scorso anno per due rapine consumate in città. La decisione del gup del Tribunale di Vibo Valentia, Gabriella Lupoli, è arrivata nella tarda serata di ieri in accoglimento di una richiesta avanzata dall’avvocato Giuseppe Di Renzo per conto del proprio assistito. Giuseppe Lo Bianco, nipote del defunto boss Carmelo Lo Bianco, detto “Piccinni”, era stato arrestato dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Vibo Valentia, guidati dal tenente Rosario Tedesco, ed indicato come uno dei presunti autori di due rapine. L’arresto era avvenuto dopo 35 minuti da una rapina compiuta la sera del 12 dicembre dello scorso anno ai danni del distributore Esso di Vibo Valentia, sito in viale Affaccio. Il “colpo” aveva fruttato 15mila euro. Giuseppe Lo Bianco era stato fermato a bordo della sua auto, una Nissan Primera grigia, in località “Ottocanali” di Vibo e sotto il tappetino era stato ritrovato un passamontagna. Dalle immagini delle telecamere del distributore di benzina i carabinieri avevano quindi individuato l’auto usata per la rapina, guidata da Lo Bianco, mentre due complici travisati ed armati con una pistola si erano fatti consegnare l’incasso dal benzinaio. L’auto di Lo Bianco era già monitorata dai carabinieri poiché alcuni testimoni l’avevano indicata sul luogo di un’altra rapina compiuta il 18 ottobre 2014 ai danni di un supermercato sito in via Giovanni XXIII a Vibo. Lo Bianco era stato così sottoposto dai carabinieri a fermo di indiziato di delitto per entrambe le rapine. (g.b.)

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