E’ stato costituito un coordinamento, “Giù le mani dalla 194”, dopo che il vescovo, mons. Attilio Nostro, ha invitato alcuni fedeli a sottoscrivere una proposta di legge che prevede di far ascoltare il battito del feto alle mamme in procinto di abortire. E crescono le adesioni intorno all’iniziativa: al sit-in di protesta organizzato dal coordinamento e in programma a Vibo Valentia sabato 14 ottobre alle ore 10,00 aderirà anche la Filcams Cgil Calabria.
“Siamo convinti – si legge in una nota – che la violenza sulle donne sia innanzitutto un fatto culturale prima che fisico ed è intollerabile in ogni forma questa si esprima. Ogni rigurgito da caccia alle streghe va contrastato e respinto, non si possono trattate le donne come corpi o oggetti. Ci battiamo per una piena emancipazione della società che non accetti la divisione dei compiti tra uomo e donna, quest’ultima rilegata al lavoro di cura o come accade spesso nei nostri settori al precariato attraverso contratti di part-time involontario. C’è chi giudica la maternità come necessaria, peccato che contemporaneamente le imprese, le istituzioni e la politica non contribuiscano a far vivere una maternità piena e consapevole costringendo la maggior parte delle donne, ancora oggi, a scegliere tra il lavoro e la cura dei figli per mancanza di servizi di assistenza e di aiuto alla crescita, come ad esempio asili nido pubblici o aziendali”.