Cronaca

Gli avvocati penalisti di Vibo proclamano lo sciopero

La protesta, parte di una mobilitazione regionale, punta a denunciare la delocalizzazione dei grandi processi come "Rinascita-Scott" e "Maestrale-Carthago" nell'aula bunker di Lamezia Terme

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Gli avvocati penalisti di Vibo Valentia hanno proclamato cinque giorni di astensione dalle udienze, dopo lo stato di agitazione dichiarato a giugno. La protesta, parte di una mobilitazione regionale, punta a denunciare la delocalizzazione dei grandi processi come “Rinascita-Scott” e “Maestrale-Carthago” nell’aula bunker di Lamezia Terme, che secondo il presidente dell’Ordine Pino Aloi, limita i diritti di difesa. Aloi sostiene che i processi potrebbero svolgersi a Vibo Valentia, ma ciò non avviene per ragioni mai chiarite. Lo scrive “il Quotidiano del Sud”.

Oltre alla delocalizzazione, gli avvocati denunciano la cronica carenza di personale nei tribunali, il sovraccarico dei procedimenti e l’impatto negativo dei maxiprocessi sulle risorse disponibili. Pur riconoscendo l’importanza del contrasto alla criminalità organizzata, i penalisti chiedono il rispetto delle garanzie del giusto processo, che risulta compromesso da calendari insostenibili e mancanza di avvocati in aula.

La protesta culminerà in un’astensione regionale dal 10 al 12 dicembre. Nonostante le richieste di intervento, solo il Tribunale di Castrovillari ha avviato un dialogo costruttivo, portando i penalisti a intensificare la loro azione di protesta.

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