Cronaca

Nella città del superboss niente film sul padrino

Lo ha deciso il titolare del cinema, ex consigliere e figlio di un ex sindaco morto in ospedale in Calabria per Covid

Generico settembre 2024

All’ingresso di Castelvetrano il mega manifesto pubblicitario stradale sponsorizza la prossima uscita del film ‘Iddu’, sulla storia di Matteo Messina Denaro, nato proprio in città.

Ma nel cinema ‘Marconi’, unica sala di Castelvetrano, il film sul latitante più famoso di cosa nostra morto dopo una malattia, non si potrà vedere.
Lo ha deciso il titolare Salvatore Vaccarino, ex consigliere comunale e figlio dell’ex sindaco Antonio, morto in ospedale a Catanzaro nel 2021 perché colpito dal Covid.

“Non mi interessa”, ha dichiarato in maniera lapidaria Vaccarino al Giornale di Sicilia che stamattina ha riportato la notizia. Quali siano le vere ragioni che hanno spinto il gestore del cinema a non far proiettare il film di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza non si sa, ma non è escluso che il richiamo al padre – seppur non platealmente – lo abbia infastidito. Nella pellicola, infatti, Catello (interpretato da Toni Servillo) è un politico condannato per concorso esterno in associazione di tipo mafioso che si vede offerta la libertà da parte dei servizi segreti in cambio del suo aiuto nel catturare Messina Denaro.

Una vicenda che si rifà a quella reale di Antonio Vaccarino che col boss ancora latitante avviò un rapporto epistolare con nomi in codice: “Svetonio” era Vaccarino, “Alessio” era Messina Denaro. Cinque lettere che i due si scambiarono tra il 2004 e il 2006 dopo che Vaccarino, figura controversa – massone, insegnante di lettere, amico del papà del latitante – contattò Matteo Messina Denaro tramite il fratello del boss. Ma Vaccarino collaborava anche coi servizi segreti che speravano così di individuare il latitante. Quel rapporto epistolare durò fino al giugno del 2006, quando venne arrestato Bernardo Provenzano; da quel momento le comunicazioni tra Svetonio e Alessio si interruppero. Quando Messina Denaro scoprì che Vaccarino collaborava coi servizi segreti mandò al suo interlocutore un ultimo messaggio terrificante: “la sua illustre persona fa già parte del mio testamento….in mia mancanza verrà qualcuno a riscuotere il credito che ho nei suoi confronti”. Il film è in uscita dal prossimo 10 ottobre. “Cercherò di convincere il signor Vaccarino a far proiettare la pellicola anche a Castelvetrano – dice il sindaco Giovanni Lentini – sul piano umano la loro posizione come famiglia per la morte del padre è comprensibile, ma sull’aspetto sociale e culturale certamente questo non fa bene. Ma lui è un imprenditore e decide per la sua attività”.

Intanto la produzione del film dal 3 all’8 ottobre ha programmato le anteprime in provincia: a Trapani, Mazara del Vallo e Alcamo, alla presenza di alcuni attori e dei registi.

Castelvetrano rimarrà fuori dal tour. Chi vorrà vedere la pellicola dovranno spostarsi fuori città. A Mazara del Vallo il 3 ottobre alla multisala Grillo saranno presenti l’attore protagonista Elio Germano, insieme al cast completo e ai registi Fabio Grassadonia e Antonio Piazza. Intanto a Isola delle Femmine, a due passi da Palermo, sono comparsi sui manifesti che pubblicizzano l’uscita del film affissi sul lungomare una serie di insulti irripetibili nei confronti del boss. “L’ultimo indegno’, è una delle poche scritte riportabili. (Ansa)